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Biomedical Humanities

Vice Direttore

Giuseppe Testa

In evidenza

Biomedical humanities: una riflessione umanistica sulla ricerca biomedica (oncologica) e sulla partica clinica (oncologica) al fine di individuare le loro conseguenze sociali ed etiche, sia a livello collettivo sia a livello individuale e per poter migliorare la qualità della vita dei pazienti (oncologici).

Una migliore “umanizzazione” della ricerca biomedica e della pratica clinica può essere ottenuta solo attraverso un miglioramento degli studi umanistici.

Attività

I recenti sviluppi nella comprensione delle basi molecolari delle malattie (oncologiche) a livello di predisposizione genetica così come le sue interazioni con lo stile di vita individuale e l’ambiente, stanno cambiando notevolmente la nostra percezione della diagnosi e della terapia.

Dato tale scenario scientifico, si rendono sempre più necessarie innovative analisi fondazionali, etiche e sociologiche, e queste possono essere fornite all’interno della cornice delle BIOMEDICAL HUMANITIES. Queste affrontano umanisticamente l’intera catena che termina con la cura del paziente nella pratica clinica e che inizia con la ricerca di base e traslazionale sulle radici molecolari della malattia, su come individuarla e su come farvi fronte, tenendo conto dei profili genetici, stili di vita e aspirazioni dei singoli pazienti.

Il gruppo di ricerca in BIOMEDICAL HUMANITES presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dello IEO pone il fuoco della sua ricerca sulla cura del cancro e consiste di tre unità di ricerca (RU)

RU1: Problemi fondazionali
RU2: Problemi etici (sia a livello individuale sia a livello pubblico)
RU3: Problemi sociali

  • Progetti di ricerca

    RU1: Problemi fondazionali

    Esistono almeno due modi di analizzare la biomedicina e la pratica clinica dal punto di vista della filosofia: uno più attento al lato filosofico e uno più attento a quello scientifico. Riguardo al primo, siamo interessati all’analisi concettuale sia dei termini specifici della ricerca biomedica o della pratica clinica (gene, predisposizione, malattia, terapia, cancro, staminale, modello biologico etc.) sia di quei termini che invece possono essere spiegati attraverso la conoscenza biomedica (vita, morte, individualità, organismo, etc.)  Per quanto riguarda il secondo, proponiamo una filosofia che abbia un impatto reale sulla scienza, sia al livello della ricerca sia a quello della pratica clinica. Per esempio, i) stiamo sviluppando un linguaggio formale che dovrebbe permettere di scrivere processi intra e infra-cellulari come teoremi computabili; ii) stiamo lavorando sulle bio-ntologie che proprio in questi anni hanno una grande rilevanza relativamente all’elaborazione, all’archiviazione e al recupero dell’enorme quantità di dati che derivano dal lavoro dei laboratori di ricerca e dalla clinica.


    RU2: Problemi etici (a livello individuale e pubblico) 


    Ogni singolo passaggio della catena che va dal bancone di laboratorio al letto del paziente solleva una serie di problemi etici, sia a livello individuale sia a livello collettivo. La nostra ricerca si concentra su alcuni di questi, per esempio quelli che emergono dalle biobanche, dal consenso, dai trial clinici, dalle cellulle staminali embrionali umane, dalla stratificazione dei pazienti e così via. Il nostro scopo è quello di migliorare la qualità della discussione pubblica su questi problemi importanti e, allo stesso tempo, di promuovere scelte individuali responsabili e politiche efficaci  (affrontiamo temi come la legittimazione democratica delle politiche pubbliche riguardanti la salute, la cittadinanza attiva e responsabile in ambito di sanità, ecc.). La nostra ricerca è caratterizzata i) a livello pubblico, dall’enfasi su pratiche deliberative per migliorare le scelte collettive su questioni etiche riguardanti la biomedicina e la pratica clinica ii) a livello individuali sulla fondazione di un buon counseling etico che permetta di responsabilizzare davvero i pazienti di fronte a scelte etiche che riguardano possibili percorsi diagnostici o terapeutici.


    RU3: Problemi sociali 


    Nell’approccio Science and Technology Studies (STS) ci concentriamo sulla configurazione reciproca degli aspetti epistemici e normativi che sorgono dall’interfacciarsi di biomedicina e società. Gli importanti sviluppi della medicina molecolare, infatti, si stanno aprendo in uno spazio di sperimentazione che non è solo tecnico e epistemico ma anche, e soprattutto, sociale.
    Nella sua rapida accelerazione la produzione  di conoscenze  viene inoltre redistribuita a una seria di nuovi luoghi che si estendono ben oltre l’accademia, e nel frattempo lo spazio pubblico sta cambiando di per se rapidamente, evolvendo in nuove istituzioni e contenendo nuove relazioni tra cittadini insieme a nuove distribuzioni del potere. Dalle cellule ai sequenziamenti,  dalle agenzie regolatorie agli uffici brevetti, prestiamo particolare attenzione agli oggetti e ai luoghi della biopolitica contemporanea, utilizzando un approccio STS per analizzare le loro implicazioni nelle politiche di assistenza sanitaria.

  • Publications

    • 1. G. Boniolo, Il pulpito e la piazza. Democrazia, deliberazione e scienze della vita, Raffaello Cortina, Milano 2011; Engl. Translation The Art of Deliberating. Democracy, Deliberation and the Life Sciences between History and Theory, Springer, Heidelberg 2012
    • 2. G. Boniolo, P. Maugeri (a cura di), Etica ai confini della biomedicina. Per una cittadinanza consapevole, Mondadori Università, Milano 2014.
    • 3. G. Boniolo, P.P. Di Fiore, S. Pece, Trusted Consent and Research Biobanks. Towards a "new alliance" between researchers and donors, Bioethics, 26(2012), 93-100
    • 4. A. Blasimme, B. Schmietow and G. Testa, Reprogramming potentiality: the co-production of stem cell policy and democracy, American Journal of Bioethics 13(2013), 30-32
    • 5. M. Curnutte, G. Testa, Consuming Genomes: Scientific and Social Innovation in Direct-to-Consumer Genetic Testing, New Genetics and Society, 31(2012), 159-181.


    PhD Students’ Publications

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