
Trasformare il dolore in bellezza. Lo hanno già fatto in molti e tra questi anche il musicista Stefano Gueresi che, a seguito di una personale esperienza di grave malattia, ha composto in pochi mesi il nuovo cd “I giorni impossibili”.
Il disco sarà presentato il 21 febbraio al teatro Bibiena di Mantova, con un concerto-evento alle 20.45, realizzato in collaborazione con la Fondazione IEO-CCM di Milano e con il patrocinio del Comune di Mantova.
Durante la serata, condotta da Federica Restani, sarà presentata la video-testimonianza girata all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano. Interverranno Luca Calabrese, Direttore dell'Unità di Neoplasie Orali e Faringee dello Ieo, che ha operato Stefano Gueresi, e il sindaco di Mantova Nicola Sodano per un saluto.
“I brani traggono spunto dall’esperienza, iniziata circa un anno fa, quando mi hanno diagnosticato un cancro – spiega Gueresi –. “Qualcuno nel bosco” lo ho composto la mattina in cui aspettavo che mi dimettessero dopo l’intervento chirurgico. L’atmosfera è sospesa, surreale, proprio perché sapevo che non era finita e che, anzi, il percorso sarebbe stato ancora lungo e complicato”.
“Abbiamo ancora impresso nelle nostre menti lo straordinario concerto di Gueresi alla Biblioteca Teresiana di Mantova – ha ricordato il sindaco Sodano – e quindi attendiamo con grande interesse l’evento del Bibiena. Talora la nostra esistenza viene sconvolta dall’imponderabile: Gueresi ci insegna però che forza di volontà e capacità di reagire – nel suo caso trovando ispirazione nella musica – possono farci superare prove durissime. Non solo suggestioni artistiche, dunque: le note di Gueresi ci portano un messaggio straordinariamente positivo”.
Sedici i pezzi del nuovo album, composti da Stefano Gueresi, al pianoforte, affiancato da Carlo Cantini al violino e Massimo Repellini al violoncello, inciso al DigiTube Studio di Mantova. Il disco è pubblicato e distribuito da TRJ Records di Roberto Tiranti.
Un sodalizio già ampiamente collaudato quello del Trio che si consolida con questo terzo lavoro ancor più condiviso perché tutti i brani, arrangiati collegialmente, sono nati per trio e non dall’adattamento da pianoforte come è accaduto talvolta in passato.
Nella track list compaiono brani più strettamente legati all’esperienza della malattia. “Il ritorno”, “Oltre l’inverno”, “L’attesa” e, naturalmente il brano che dà il titolo all’album, “I giorni impossibili”. Ma vi confluiscono anche altri eventi e pensieri. Alcuni brani sono ispirati da ricordi precedenti e da pagine di vita, da storie inventate, dai sentimenti dell’artista. È il caso di “Camminava in un aprile di pioggia”, “Storie di parole e tramonti” e “Sulla linea dell’orizzonte”. Particolare poi è “Gaia, la luce e il tempo” dedicato a Gaia Molinari, la giovane cooperatrice uccisa nel dicembre scorso in Brasile, nato da un incontro fortuito a Piacenza con la mamma Valentina durante un concerto.
Il nuovo lavoro è articolato in 16 brani, che alternano atmosfere molto diverse, con incursioni stilistiche nella tradizione musicale di altre culture musicali europee e in ambiti compositivi “diversi”, contigui e finora inesplorati dal compositore. Tanto lavoro in pochi mesi come se, dopo dolore e sofferenza, si fosse liberata una creatività rigeneratrice. “Allo Ieo mi hanno salvato la vita – spiega Gueresi –. Ho molto più di un debito di riconoscenza nei confronti di un uomo straordinario come Luca Calabrese che mi ha operato, e tutto il personale della Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale, guidata da Mohssen Ansarin, che mi ha curato con professionalità e umanità. Voglio condividere tutto questo con la mia città”.
“La malattia – dichiara Luca Calabrese – è un’esperienza di crescita profonda sia per il medico, che la deve comunicare aprendosi ogni volta all’ascolto e al dialogo con la persona malata, sia per il paziente, che ha il difficile compito di accettare e accogliere un passaggio della vita che accade, senza essere desiderato. Stefano è un esempio per tutti noi, per la dignità con cui ha affrontato tutte le tappe della sua storia, per l’umiltà con cui ha compreso la sua fragilità e il bisogno di aiuto, ma soprattutto per la forza interiore con cui ha dato un senso ad una malattia invalidante. È stato capace di trasformarla in occasione di rinascita, persino di gioia. E la sua musica, ricca di pathos e di emozione, ce lo dimostra”.
“Stefano – conclude il Dott. Calabrese – ha voluto contribuire al miglioramento dell’esistenza di coloro che come lui dovranno affrontare la stessa esperienza di vita, devolvendo i proventi della serata all’acquisto di uno strumento per la diagnosi precoce di patologie oncologiche di testa e collo, affinché questo tumore sia sempre più curabile e con implicazioni sempre meno importanti sulla funzionalità e la vita socio-relazionale della persona”.
Il concerto-evento sarà ad ingresso libero, previa prenotazione, e tutto il ricavato sarà devoluto alla Fondazione IEO-CCM, che raccoglie fondi a sostegno delle attività cliniche e di ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino di Milano.
Per prenotazioni e informazioni visita la pagina dedicata al concerto I giorni impossibili e il sito www.stefanogueresi.com