Il tumore del rene rappresenta il 5% di tutti i tumori diagnosticati nella fascia d’età fino a 49 anni, il 4% da 50 a 69 anni e il 3% nei soggetti di età oltre i 70 anni, con un’incidenza più elevata nei maschi rispetto alle femmine. Ad oggi, da fonti AIOM, la sopravvivenza dei tumori del rene a 5 anni è pari al 71% con un forte gradiente per età (87% nella fascia tra 15 e 44 anni e 56% nelle persone con > 75 anni) .
Il tumore renale è una delle patologie che sicuramente ha conosciuto il maggior sviluppo di terapie mirate e sistemiche innovative, passando da un approccio quasi esclusivamente chirurgico, ad un approccio integrato, medico e chirurgico che spesso apre le porte a nuove discipline quali la radiologia interventistica e la radioterapia.
L’ottenuta “abbondanza terapeutica”, peraltro, rischia di complicare la definizione della miglior strategia da impostare paziente per paziente soprattutto in un momento storico in cui ancora mancano definiti fattori predittivi molecolari che consentano una più sicura identificazione del paziente da candidare a ciascuna opportunità terapeutica.
Nell’ambito del processo di definizione della miglior strategia, alcuni snodi terapeutici sono ancora oggetto di discussione in particolare in alcuni setting sia della malattia localizzata che di quella oligometastatica o avanzata, che restano un’area di discussione e rappresentano un’esigenza clinica aperta.
Considerata la centralità di un team multidisciplinare esperto nell’impostazione terapeutica, desideriamo condividere la nostra esperienza in merito con gli altri Professionisti.
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