I metodi di supporto all’interruzione del vizio del fumo attualmente in uso sono diversi:
Counseling individuale
Il counseling viene condotto da un ricercatore (e/o personale medico) specializzato nelle dipendenze e nelle pratiche di disassuefazione dal tabagismo. Il counseling individuale o terapia breve è finalizzato ad aiutare l’individuo a mobilitare le risorse cognitive ed emotive necessarie a supportare l’interruzione e il mantenimento dell’astinenza nel tempo. Il processo di mobilitazione delle risorse individuali passa attraverso l’individuazione dei punti di forza e degli ostacoli che bloccano il cambiamento.
Una componente fondamentale è la possibilità di fornire strategie di problem-solving finalizzate a contrastare la sintomatologia astinenziale e il desiderio compulsivo di fumare, tipici dei 10 giorni successivi all’interruzione, ma che si possono manifestare in diverso modo anche molti mesi dopo. Durante le sedute è promosso lo sviluppo di consapevolezza rispetto agli ostacoli emotivi (nervosismo, senso di irritabilità, umore depresso) e pratici (vivere o lavorare con altre persone che fumano) che si frappongono all’interruzione; si forniscono strumenti e indicazioni per gestire sia le situazioni di stress sia le eventuali ricadute.
Generalmente le sedute di counseling sono supportate anche da un periodico contatto telefonico tra paziente e counselor per supportarlo e gestire eventuali momenti di difficoltà che possono insorgere durante il percorso.
In linea con i modelli più all’avanguardia del counseling antitabagico l’individuo è sostenuto nell’adozione di stili di vita più sani (alimentazione, attività fisica). Il monitoraggio degli stili di vita permette da un lato di mettere in atto comportamenti preventivi (prevenzione primaria) rispetto alla salute in generale, dall’altro rappresenta un’ulteriore strategia di supporto all’interruzione.
Recenti ricerche hanno confermato che l’adozione di una dieta ricca di frutta e verdura, in soggetti arruolati in programmi antifumo e motivati verso l’interruzione, aiuta a ridurre il numero di sigarette fumate giornalmente. Allo stesso modo, la pratica regolare di attività fisica è una strategia efficace per combattere il sia il distress emotivo (ansia, umore depresso, nervosismo, frustrazione) sia il desiderio impellente di fumare (craving) durante il percorso di interruzione. Inoltre, entrambe le strategie (dieta ed esercizio fisico) svolgono un’importante funzione motivazionale favorendo il mantenimento del peso corporeo.
Trattamenti farmacologi di prima linea
Il counseling in alcuni casi può essere affiancato, se il paziente ne sente il bisogno e se le sue condizioni di salute lo consentono, da interventi farmacologi. Questo gruppo annovera un corpus molto ampio di trattamenti tra i quali: le terapie sostitutive della nicotina e i trattamenti farmacologi ad alta intensità. Entrambe le categorie sono sostanze definite “coadiuvanti”, ovvero finalizzate a contrastare la sintomatologia astinenziale.
- Le terapie sostitutive della nicotina: il principio di funzionamento delle terapie sostitutive della nicotina (cerotti, compresse e gomme da masticare) si basa sull’introduzione di nicotina per contrastare la sintomatologia astinenziale dovuta alla metabolizzazione della nicotina nel circuito ematico. La sintomatologia astinenziale si può manifestare a livello fisico (mal di testa, disturbi gastro-intestinali, aumento di peso, bruxismo, alterazione dei cicli circadiani sonno-veglia) e psicologico (ansia, depressione, frustrazione, aggressività).
Questo trattamento garantisce un buon tasso di successo, in particolar modo quando è associato a un percorso di supporto guidato. La gestione supportata dell’interruzione permette al paziente di ricorrere all’aiuto del counselor quando ne sente il bisogno, consentendo una migliore gestione delle criticità come le ricadute, ma anche una migliore aderenza al trattamento prescritto.
- Trattamenti farmacologici ad alta intensità
- Per quanto concerne i trattamenti farmacologici ad alta intensità, sono attualmente utilizzati due farmaci: il bupropione e la vareniclina.
Entrambi devono essere assunti sotto prescrizione e controllo medico. Il bupropione a rilascio lento è un antidepressivo che promuove la cessazione attraverso il contenimento dei sintomi astinenziali. Questo farmaco, nato inizialmente per la cura dei disturbi depressivi, è molto usato nella pratica clinica e con i pazienti oncologici perché permette di contrastare l’umore depresso migliorando la qualità di vita. Il bupropione ha altre proprietà rilevanti, tra le quali quella di contenere l'aumento di peso che si verifica nel periodo post- cessazione.
La vareniclina è un farmaco di nuova generazione entrato in commercio in tempi relativamente recenti e adottato con successo nei programmi di interruzione. L’azione principale svolta da questo farmaco è quella di contrastare il craving, ovvero, il desiderio compulsivo di fumare. Se il paziente assume correttamente il farmaco, la sigaretta perde il suo abituale “piacere” e questo favorisce una graduale estinzione del desiderio di fumare.