Roberto Biffi

• attività clinica

  Dal 1994 a oggi ha eseguito oltre 5.000 interventi di chirurgia oncologica addominale maggiore per la cura del carcinoma dell’esofago, dello stomaco, del piccolo intestino, del colon-retto, dell’ano, del fegato e del pancreas, sviluppando particolarmente l’applicazione della chirurgia laparoscopica e robotica. Ha maturato una competenza specifica nella terapia chirurgica integrata dei sarcomi addominali, dei tumori stromali gastroenterici (GIST), dei tumori primitivi e secondari dei surreni e dei reni.

   

  Una parte significativa della sua  attività clinica è svolta in collaborazione con la Chirurgia Ginecologica per il trattamento multidisciplinare dei tumori ovarici in stadio avanzato, all’interno dell’Ovarian Cancer Center IEO.

  Un’ulteriore area clinica assistenziale, nella quale ha sviluppato anche significativi programmi di ricerca, è rappresentata dagli accessi venosi centrali a lungo termine per chemioterapia e nutrizione parenterale totale: dal 1994 a oggi ha eseguito oltre 7.500 impianti.

• attività di ricerca

  Ha condotto uno studio internazionale multicentrico randomizzato teso a valutare l’impatto di una chemioterapia preoperatoria nel tumore gastrico localmente avanzato operabile, dimostrando la sicurezza di questa opzione.

  Partecipa allo studio randomizzato internazionale ROLARR (Robotic vs Laparoscopic Rectal Cancer Resection) il cui obiettivo è confrontare i risultati clinici di queste due opzioni chirurgiche.

  Partecipa ai programmi di ricerca oncologica medica nei settori delle terapie adiuvanti e neoadiuvanti dei tumori colo-rettali primitivi e delle metatasi epatiche da carcinoma colorettale.

   

  Ha condotto uno studio randomizzato multicentrico italiano di confronto tra una nutrizione parenterale totale versus enterale in chirurgia oncologica maggiore dell’apparato digerente, dimostrando la superiorità della seconda.

  Ha concluso uno studio randomizzato di confronto fra due diversi sistemi per accesso venoso centrale a lungo termine in pazienti oncologici, dimostrando la non inferiorità del meno costoso. Ha pubblicato i risultati di uno studio clinico randomizzato a tre bracci per la definizione della migliore via di accesso venoso alle vene centrali per chemioterapia a lungo termine.

  Ha coordinato uno studio multicentrico internazionale su 2.500 pazienti sottoposti a due diverse strategie di prevenzione farmacologica del tromboembolismo venoso in oncologia chirurgica, dimostrando la non inferiorità clinica del farmaco meno costoso.

• attività didattica

  È stato per molti anni Professore a Contratto e Tutor della Scuola di  Specializzazione post-laurea in Chirurgia dell’Università di Milano.  Dal dicembre 2103 è abilitato - a seguito di ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale) - al ruolo di Professore Universitario di I fascia - settore “Chirurgia Generale”.

  Dirige con i Prof.ri  A. Maggioni, P.C Morrow e K. Podratz la European School of Abdomino-Pelvic Surgery in Gynecologic Oncology  (ESAGON).

   

  Tiene annualmente un corso teorico-pratico riservato a medici specialisti sugli accessi venosi centrali in oncologia e un insegnamento teorico-pratico di chirurgia robotica IEO. È  responsabile dell’annuale corso PICC (Peripherally Inserted Central Catheters)  riservato a infermieri.

  Ha svolto in collaborazione con ECCO (European CanCer Organisation) il programma educazionale “Oncovideos”- finanziato dall’Unione Europea - con un filmato dedicato all’impianto e gestione di port venosi centrali in oncologia.

   

  Ha insegnato alla Master Class sui Tumori Eredo-Familiari di IEO - edizione 2013 - diretta dal dr B. Bonanni.

  È docente dalla sua attivazione del corso sulle Infezioni Nosocomiali promosso dal CIO (Comitato Infezioni Ospedaliere) - IEO.