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Smartfood: il programma in scienze della nutrizione e comunicazione di IEO

  

 

 

Smartfood è il programma in scienze della nutrizione e comunicazione nato nel 2011 allo IEO.

Il professor Pier Giuseppe Pelicci è il responsabile del programma e la nutrizionista Lucilla Titta coordina il team, composto dalle nutrizioniste Greta Caprara, Giada Magionesi e Maria Tieri.

Lo scopo principale di Smartfood è svolgere una corretta divulgazione scientifica sul tema “nutrizione e salute” e, in senso più ampio, contribuire alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.

Il programma Smartfood si propone di cambiare la cultura dell’alimentazione attraverso un approccio scientifico e divulgativo che offra a tutti la possibilità di accedere a scelte alimentari sane, validate dalla comunità scientifica e adeguate a prevenire le malattie croniche.

Il team Smartfood di IEO fonda i contenuti del proprio lavoro di comunicazione su linee guida nazionali ed internazionali sulla sana alimentazione e/o su dati e informazioni provenienti da enti accreditati come: il World Cancer Research Fund (WCRF), l'European Society of Cardiology (ESC) e il World Health Organization (WHO).

Le attività del programma Smartfood coprono più aree d’intervento e sono dedicate alla promozione della salute a vari livelli.

  • RICERCA

    Questa attività è prevalentemente dedicata allo svolgimento di indagini e ricerche che esaminano i cambiamenti delle abitudini alimentari e le esigenze d’informazione, sul tema "alimentazione e salute", di diverse categorie di persone (pazienti oncologici, donne in menopausa, over 65 etc.).

  • COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE SCIENTIFICA

    Attraverso l'impiego di social media, sito web e/o seminari Smartfood mira a promuovere uno stile di vita sano. A questo scopo, il team fornisce numerosi strumenti pratici per adattare le informazioni ottenute dalla ricerca scientifica, alle abitudini alimentari quotidiane.

  • Consulenze ad aziende all’interno di programmi di welfare

    Le attività Smartfood sono anche rivolte alla "promozione della salute sul luogo di lavoro". Questo si traduce sia nell'ottimizzazione delle scelte alimentari nelle mense e nei distributori automatici, che nell'organizzazione di seminari per i dipendenti sul tema della sana alimentazione.

  • Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti alimentari

    Smartfood collabora con aziende del settore alimentare per lo sviluppo di nuovi prodotti, o per riformulare referenze già presenti sul mercato. In seguito ad alcune fruttuose collaborazioni, è nato il Marchio di Certificazione Smartfood. Lo scopo principale di questo marchio di qualità certificata, registrato in Italia, è da un lato incoraggiare il consumo di alimenti - o preparazioni - i cui effetti positivi per la salute sono stati dimostrati scientificamente da istituzioni nazionali ed internazionali e, dall’altro, stimolare le aziende al miglioramento dell’offerta alimentare.

  • LE 10 RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA DEL WORD CANCER RESEARCH FUND (WCRF)

    Smartfood condivide il messaggio del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (il World Cancer Research Fund - WCRF) che raccoglie e analizza, in aggiornamento continuo, tutti i risultati scientifici disponibili riguardo al legame esistente tra stile di vita, alimentazione, attività fisica, peso corporeo e sviluppo dei tumori.

    Il risultato di questo lavoro sono numerosi report e, in particolare, il documento che li riassume tutti e traduce le evidenze emerse in 10 raccomandazioni per la prevenzione delle malattie oncologiche.

    Tali raccomandazioni sono destinate alla popolazione generale, ai professionisti della salute e ai governi, per impostare delle adeguate politiche sanitarie.

    Leggi le 10 raccomandazioni per la prevenzione oncologica tradotte e spiegate dal team Smartfood.

     

     

  • Valutare le informazioni scientifiche in ambito nutrizionale

    Chi ha già avuto un tumore tende a essere più motivato riguardo ai fattori legati alla salute. Leggere, informarsi e attuare cambiamenti nello stile di vita sono gesti importanti che possono contribuire alla prevenzione di una recidiva o altre patologie secondarie. È bene sottolineare che la ricerca in questo ambito è agli inizi e non è facile ottenere risultati univoci e convincenti in breve tempo. È importante riconoscere quali messaggi siano tratti da risultati scientifici attendibili e quando, invece, derivino da errate interpretazioni o mistificazioni.

    • Leggere attentamenteil progresso scientifico necessita di tempo per ottenere risultati convincenti. Attenzione ai termini “scoperta scientifica” oppure “miracolo”: anche una scoperta apparentemente plausibile ha bisogno di tempo per essere confermata.
    • Ricercare la “versione integrale” della storia: i report che si possono vedere in tv o leggere sui giornali sono troppo brevi per includere tutti i dettagli di un argomento. È fondamentale approfondire le questioni su libri o riviste dedicate, controllando la presenza dei risultati su riviste scientifiche.
    • Non affidarsi a soluzioni troppo facili: Il tumore è una malattia complessa che non può trovare soluzioni “magiche” né cure miracolose. Anche l’organismo umano è una macchina complessa e il cibo che consumiamo con la dieta è ricco di centinaia o addirittura migliaia di composti diversi. La strategia migliore per la prevenzione oncologica va cercata in uno stile di vita complessivo e non in un solo alimento.
    • Affidarsi a fonti istituzionali e riconosciute: prima di intraprendere cambiamenti drastici è raccomandabile consultare il proprio medico che sarà sicuramente in grado di dare un parere basato sulla validità scientifica della nuova strategia da intraprendere ma anche sull’adeguatezza o meno per il soggetto.
    • Mantenere un sano scetticismonon è necessario screditare o diffidare di ogni articolo o report che leggiamo o vediamo, ma è sufficiente utilizzare il buonsenso. Se una soluzione suona troppo facile e comoda per essere vera, probabilmente non lo sarà. 

     

     

     

    Questo materiale è stato tradotto e riadattato dal sito ufficiale del World Cancer Research Fund International: www.wcrf.org

  • COME COMPORRE UN PASTO SANO E BILANCIATO CON IL PIATTO SMART

    Il piatto Smart, che il team Smartfood ha rielaborato da “Il Piatto del Mangiar Sano” della Harvard Medical School di Boston, è un esempio di come dovrebbero essere strutturati i pasti principali della giornata (colazione, pranzo e cena), in cui nessun gruppo alimentare è escluso.

    In accordo con le caratteristiche della dieta mediterranea, questa pratica grafica racchiude e integra in maniera bilanciata: cereali (possibilmente integrali), alimenti fonte di proteine, verdure e ortaggi, frutta, olio extravergine d’oliva (per il condimento) e acqua.

    Ricorda: la grafica del piatto Smart non rappresenta un piatto unico, ma descrive la distribuzione corretta che i vari gruppi alimentari dovrebbero avere in ogni pasto principale!

     

     

     

     

    Scarica qui il piatto Smart!

     

     

    Il piatto Smart in breve

    • Il piatto Smart dovrebbe essere composto per 3/4 da alimenti di origine vegetale, come cereali integrali, frutta, ortaggi e legumi.
    • Frutta e verdura costituiscono la metà del piatto Smart. Meglio preferire i prodotti freschi e di stagione, variandone tipologia e colore.
    • Cereali integrali e derivati dovrebbero essere consumati ad ogni pasto. Non solo pane e pasta, ma anche cereali in chicco come orzo, farro, riso integrale etc.
    • Tra gli alimenti fonte di proteine prediligere i legumi e il pesce fresco. Anche uova, formaggi freschi e magri e carni bianche rappresentano una scelta equilibrata. Le carni rosse fresche e i formaggi grassi vanno limitati, mentre sarebbe meglio evitare le carni lavorate.
    • I grassi e i condimenti da preferire sono quelli di origine vegetale come l’olio extravergine di oliva, la frutta secca a guscio e i semi oleosi.
    • Spezie ed erbe aromatiche sono essenziali per arricchire di sapore e salute il pasto, aiutando a ridurre l’impiego di sale.
    • La bevanda da prediligere è l’acqua. Possono contribuire all’idratazione anche tè, caffè e tisane, meglio se non zuccherati. Sono da evitare, invece, le bevande alcoliche e quelle zuccherate.

     

    Scopri di più sul piatto Smart!

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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