L’Istituto Europeo di Oncologia celebra oggi, con mille pazienti da tutto il Paese, la decima edizione di IEO per le Donne dedicata alla memoria di Umberto Veronesi, che ha ideato questo incontro, unico in Italia, per dare spazio all’ascolto di chi vissuto l’esperienza di un tumore del seno. Fra le ospiti anche donne che non hanno nascosto la loro malattia dai riflettori, come Monica Guerritore e Mara Maionchi, con Lella Costa come conduttrice.
«Vincere il cancro al seno è stata la grande sfida della vita di mio padre – ricorda Paolo Veronesi, Direttore della Chirurgia senologica IEO - E in linea di principio ce l’ha fatta. Oggi se un tumore è diagnosticato in stadio iniziale e viene trattato in un centro specializzato ha una guaribilità del 90% e può essere addirittura rimosso in un giorno, senza neppure una notte di ricovero. Se tutte le donne potessero conoscere e seguire le raccomandazioni di prevenzione e tutti gli ospedali potessero applicare le tecnologie e le metodiche d’avanguardia, questo tumore sarebbe una malattia lieve. Certo, ci sono ancora enormi problemi di informazione del pubblico, di accesso alla diagnostica e alla terapia e di formazione di medici e personale, ma la strada è tracciata».
«IEO per le Donne nasce dalla convinzione che la voce dei pazienti, se ascoltata “scientificamente”, può cambiare le cose – dichiara Roberto Orecchia, Direttore Scientifico IEO-. Ascoltare non vuol dire solo entrare in relazione con la sfera emotiva dei pazienti, ma anche capire cosa possiamo e dobbiamo fare per spostare sempre più in là i traguardi della cura, anche oltre la regressione clinica della malattia. Così è nato l’obiettivo IEO “Cure a danno zero”. Significa che la cura ottimale per noi non è più soltanto quella che garantisce il risultato oncologico immediato, ma quella che procura anche il minor danno, nel tempo, alla persona che ha o ha avuto un tumore e si reinserirà in una vita familiare e lavorativa».
Esempi concreti di questa filosofia emergono oggi dagli interventi dell’équipe di Senologia: Viviana Galimberti, Direttore dell’Unità di Senologia Molecolare, Lorenza Meneghetti e Anna Bozzini della Divisione di Diagnostica Senologica, Marco Colleoni, Direttore della Senologia medica, Mattia Intra, Responsabile del Day Hospital Senologico e Mario Rietjens, Direttore della Divisione di Chirurgia Ricostruttiva.
La divisione di Senologia IEO è la più grande in Europa e una delle maggiori al mondo, con oltre 3.600 interventi all'anno, e comprende l'unità di Day Surgery che svolge 1.200 interventi all’anno, in media 8 ricoveri al giorno. Qui in poche ore viene effettuato un trattamento chirurgico oncologicamente radicale, con il minino impatto sulla vita quotidiana della persona. La Chirurgia Ricostruttiva rispetta sempre più l’identità di ogni donna, tanto da sperimentare ora la ricostruzione del seno senza protesi, utilizzando solo il tessuto adiposo della paziente, con una nuova tecnica chiamata “Liposculpture”. L’Oncologia Medica è all’avanguardia internazionale nella ricerca della minima tossicità, e per controllare uno degli effetti collaterali più temuti, la perdita dei capelli, è la prima a sperimentare, con risultati incoraggianti, un farmaco (il Caelix) e un caschetto da indossare durante l’infusione chemioterapica. La Chirurgia si integra con la ricerca per raggiungere il massimo della personalizzazione: i risultati dei test genetici in IEO sono sempre più spesso un orientamento per la scelta della terapia per la paziente, oltre che per prevenzione per la sua famiglia.
«Tutte le discipline si integrano in IEO per ruotare intorno alla donna - conclude Orecchia-. Così è nato, sul modello dei centri americani, IEO Women’s Cancer Center, un centro multidisciplinare e multifunzionale unico in Italia, che si fa carico anche delle tematiche legate alla globalità donna: dal benessere alla nutrizione, dalla fertilità alla sessuologia e alla psicologia. Un centro all’ascolto permanente, dunque, prima durante e dopo la cura».