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ALLO IEO È SEMPRE L’ORA DELLA PREVENZIONE


Si può davvero prevenire il cancro del seno?


Adottare un corretto stile di vita è il primo passo per prevenire il tumore del seno. Una sana alimentazione e una costante attività fisica sono quindi fondamentali per ridurre il rischio di tumore.

 

Effettuare regolarmente esami di screening permette poi di individuare precocemente un tumore, aumentando così le possibilità di guarigione.

Infine, anche quando il tumore si è già manifestato, si può intervenire adottando tutte le misure a disposizione per evitare che si ripresenti (recidiva). I capisaldi della prevenzione rimangono i controlli e gli stili di vita ottimali.

 

Cosa significa in concreto alimentazione sana?


smartfoodUn’alimentazione sana è un’alimentazione in cui sono presenti, nelle giuste quantità, tutte le tipologie di alimenti e tutti i nutrienti, un’alimentazione che sia rispettosa del nostro corpo e anche più sostenibile per l’ambiente. IEO ha dedicato un programma di ricerca a questo tema: Smartfood.  

                                   Qui si trovano i suggerimenti per un‘alimentazione in grado di soddisfare il palato, farci sentire in forma e proteggerci dai tumori.

 

 

Cosa c’entra l’attività fisica con il cancro?


sportCi sono studi specifici che provano che un‘attività fisica moderata ma regolare protegga dal tumore. L’effetto benefico è in parte legato al controllo del peso -  l’obesità è un fattore di rischio tumorale – e in parte alla riduzione dei livelli di insulina nell’organismo, che, se troppo elevati, facilitano la proliferazione cellulare, e dell’ormone IGF (insulin like growth factor) che sembra favorire in particolare il carcinoma mammario. 

In sintesi un'attività fisica costante e moderatamente intensa agisce in modo positivo sul metabolismo, riducendo la concentrazione di alcuni ormoni direttamente implicati nei meccanismi del tumore sull'infiammazione e sul sistema immunitario.

 

 

Ma quanto movimento fisico serve?


Bisogna in generale adottare uno stile di vita attivo e abbandonare la sedentarietà. Sul sito Smartfood troverete indicazioni e consigli più dettagliati per imparare a muovervi in base all’età e alle abitudini comportamentali.

 

Quali esami fare e quando?


Oggi la prevenzione può essere personalizzata, cioè studiata in base alle caratteristiche di ogni donna e della sua famiglia. Esistono tuttavia alcune raccomandazioni generali da seguire:

  • Dai 20 anni: autopalpazione del seno ogni mese tra il 7° e 20° giorno del ciclo;
  • Dai 30 anni: oltre all'autopalpazione, visita senologica ed ecografia del seno una volta all'anno;
  • Dai 40 anni: autopalpazione ogni mese, ecografia e visita senologica ogni anno e, se il radiologo lo ritiene, mammografia ogni due anni;
  • Dai 45 anni: mammografia da associare e/o alternare all’ecografia, a seconda del tipo di mammella.

 

La mammografia è pericolosa per i raggi a cui espone?


La mammografia non è pericolosa, poiché la quantità di raggi a cui espone è molto bassa e rimandare l’esame per paura delle radiazioni espone a rischi molto maggiori dal punto di vista oncologico.

 

Esistono i tumori ereditari? E come si fa a scoprirli?


In una minoranza dei casi (circa il 5/10 % del totale) si sono osservate mutazioni genetiche che predispongono al tumore del seno, trasmesse dai genitori ai figli. Va precisato però che l’ereditarietà riguarda la predisposizione al tumore e non il tumore. Ricordiamo che il cancro è una malattia multifattoriale, cioè dovuta all’interazione fra fattori esterni (ad esempio il metabolismo, i livelli di ormoni, e così via) e caratteristiche genetiche individuali. Anche in presenza di una mutazione genetica ereditaria, non è detto quindi che il tumore si svilupperà.

Nelle famiglie in cui sono ricorrenti casi di tumore al seno o all’ovaio, che mostrano la stessa mutazione genetica dei geni BRCA1 e BRCA2, è tuttavia opportuno sottoporsi al test genetico.

 

Dove andare a fare il test genetico? Chi lo paga?


medicoI test vanno fatti presso centri specializzati di Genetica Oncologica, distribuiti sul territorio nazionale. Se c’è una familiarità accertata, gli esami sono rimborsati dal sistema sanitario nazionale in quasi tutte le regioni. Lo IEO ha un‘esperienza e competenza unica in Italia, non solo nei test, ma in generale nella gestione del rischio genetico. 

È infatti il primo ospedale ad aver attivato un High Risk Center dedicato alle persone ad aumentato rischio di ammalarsi di tumore.

 

 

 

Esistono farmaci per prevenire il cancro al seno?


In casi selezionati di donne ad alto rischio di ammalarsi, si consigliano farmaci preventivi come il Tamoxifen a basse dosi o la Vitamina A. Una premessa fondamentale della farmacoprevenzione oncologica è però l’identificazione delle condizioni di rischio di sviluppo precoce di cancro, quali la familiarità, le mutazioni genetiche, l’iperplasia, l’atipia e altre ancora, oltre alla probabilità di ripresa della malattia dopo un primo tumore (recidiva).

 

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