P-medicine
All’interno del progetto europeo "P-medicine", il nostro gruppo di ricerca, lavorando a stretto contatto con i medici oncologi, sta sviluppando un insieme di strumenti per migliorare l’interazione medico-paziente attraverso un approccio personalizzato alla cura. Tale approccio è volto a individuare il profilo del singolo paziente in modo che il medico possa utilizzare un meccanismo di interazione personalizzata che, in ultima istanza, aumenterà l’empowerment del paziente facendolo sentire maggiormente coinvolto nel percorso di cura e nelle decisioni terapeutiche.
Effetti della terapia endocrina adiuvante sulla performance cognitiva di pazienti affette da neoplasie mammarie: uno studio longitudinale
I pazienti oncologici in trattamento lamentano spesso difficoltà di memoria e di concentrazione. Diversi studi hanno evidenziato la presenza di deficit cognitivi in tali pazienti, in particolare in compiti di memoria di lavoro, verbale e a lungo termine. Non è del tutto noto quali siano le cause di tali deficit, ma le più probabili sembrano essere il trattamento chemioterapico, le disfunzioni endocrine e le alterazioni nel metabolismo degli ormoni dello stress risultanti sia dal trattamento che dall’elevato distress emotivo che caratterizza tali pazienti. Deficit cognitivi in pazienti con cancro al seno sono stati riscontrati, inaspettatamente, anche prima della somministrazione di trattamenti ormonali o chemioterapici a supporto dell’ipotesi che il distress psicologico generato dalla diagnosi concorra a indurre un malfunzionamento cognitivo. Partendo da tali evidenze, il presente studio si propone di analizzare l'eventuale presenza di deficit cognitivi, con particolare attenzione alle funzioni esecutive, in un campione di donne sottoposte a terapia endocrina adiuvante.
Vantaggi dell’utilizzo di dispositivi privi di tabacco in grandi fumatori partecipanti a un programma di screening del tumore polmonare: uno studio randomizzato
L’obiettivo del protocollo sperimentale è quello di analizzare il ruolo che la sigaretta elettronica può svolgere nell’aiutare i fumatori ad aumentare il proprio stato di benessere, diminuendo gli effetti nocivi della sigaretta tradizionale. Il fumo di sigarette con tabacco, infatti, non solo aumenta il rischio di insorgenza del tumore polmonare, ma presenta anche effetti negativi sulla salute del polmone, aumentando la presenza di tosse, catarro e altri problemi respiratori. Inoltre il fumo è correlato con un’ampia gamma di patologie cardiovascolari, respiratorie e altre forme tumorali. Di conseguenza, aiutare i forti fumatori a ridurre il numero di sigarette fumate è un obiettivo importante che consente sia di diminuire il rischio di gravi malattie, sia di favorire un miglioramento generale della qualità di vita.
Impatto del regime di intervento e cura sull'aderenza a lungo termine del paziente
Anche in una patologia importante come il cancro, in cui la sospensione della terapia mette a rischio la vita, alcuni individui decidono di smettere il trattamento o i controlli di screening previsti. Da uno studio condotto sulla valutazione dell’aderenza al trattamento ormonale con inibitori dell’aromatasi è emerso ad esempio che, ad un anno di distanza dall’inizio del trattamento il 23% delle pazienti di cancro al seno non risulta aderente. Per migliorare la comprensione e la gestione dell'aderenza dei pazienti è stato sviluppato un protocollo di ricerca che permetta di mettere in luce quali caratteristiche di personalità, cognitive, decisionali e credenze inducano le pazienti con cancro al seno a non aderire alle prescrizioni mediche, siano esse farmacologiche o di follow-up. Una migliore comprensione del fenomeno permetterà di sviluppare strategie di empowerment della paziente che in ultima analisi si traduce in un incremento degli outcomes positivi.
La ricostruzione mammaria. Preferenze e bisogni delle pazienti e soddisfazione della scelta a lungo termine.
La mastectomia ha conseguenze non solo sul piano fisico, ma anche sul piano psicologico, sociale e relazionale, avendo un impatto negativo sulla qualità di vita della donna, sia a livello personale che sociale. La ricostruzione del seno può rappresentare la possibilità di recuperare una buona qualità di vita. Ma mentre sono poche le donne che scelgono di non fare la ricostruzione, coloro che optano per la ricostruzione si trovano di fronte al dilemma decisionale “quale tipo di ricostruzione”. La scelta attualmente possibile è tra 2 tipologie: con protesi definitiva o protesi con tessuti muscolari e/o cutanei della paziente stessa. In questo contesto decisionale la paziente si trova a dover analizzare i benefici e i potenziali rischi nel breve e nel lungo termine, ivi compresi i cambiamenti nello stile di vita (le fumatrici, ad esempio, presentano un rischio di complicanze più elevato). La scelta giusta dipende oltre che dalle necessità cliniche anche dai bisogni e dalle aspettative della paziente. All’interno di questo protocollo di ricerca, si indagano i fattori che influenzano la percezione delle variabili in gioco e lo stile decisionale di ogni paziente, al fine di supportarle efficacemente nella comprensione delle informazioni fornite, nel processo di gestione delle emozioni, del rischio percepito e della scelta.