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16 novembre 2015

Stop al dolore: non più una chimera

Guardamagna Vittorio Andrea

Milano, 16 novembre 2015 - La divisione di Cure Palliative e Terapie del dolore dell’Istituto Europeo di Oncologia presenta oggi, in occasione del Quality Day IEO 2015, i risultati del suo primo anno di attività, dimostrando che la possibilità di utilizzo di tutto il ventaglio di cure sia antidolore sia palliative - vale a dire: tecniche invasive, terapie fisiche, strumentali, farmacologiche o di medicina complementare (ad esempio l’agopuntura) - permette di trattare adeguatamente qualsiasi forma di dolore correlata alla malattia oncologica

 

Il dolore non è una conseguenza inevitabile della malattia o delle cure oncologiche - ha dichiarato Vittorio Guardamagna, Direttore dell’Unità di Terapia del dolore - ma un sintomo che può e deve essere tenuto sotto controllo.  A lungo l’Italia è stata la Cenerentola della lotta al dolore, ma oggi primi segnali di coscienza e impegno arrivano dai pazienti e dai medici di famiglia. Il dolore non deve essere accettato mai, perché oggi abbiamo gli strumenti per contrastarlo in ogni fase della malattia e non solo in quella terminale”.

 

Lo IEO è il primo centro in Italia ad aver istituito un Centro di terapia del dolore con uso anche di tecniche invasive a cui afferiscono pazienti con dolore cronico correlato a tumore e, in minor misura, ad altre malattie degenerative, per segnalazione da parte di specialisti in IEO o di altre Strutture ospedaliere e Medici di Medicina Generale. Nel periodo novembre 2014 - novembre 2015, sono state effettuate globalmente circa 2.500 visite e 350 prestazioni di Terapia del dolore con procedure radio-guidate. Dalla fine del 2014 presso il Centro sono inoltre iniziate numerose attività all’avanguardia, tra cui quella di neuromodulazione elettrica midollare (Spinal Cord Stimulation, SCS), per cui IEO è già divenuto un punto di riferimento regionale e nazionale per l’applicazione al malato oncologico. Contemporaneamente si è sviluppato l’approccio di neuromodulazione chimica epidurale e spinale con l’impianto di sistemi infusionali caratterizzati dall’impiego di pompe telemetriche programmabili.

 

Il flusso di nuovi pazienti segnalati al nostro Centro è in continuo, progressivo, incremento - continua Guardamagna - grazie anche a collaborazioni con altri Centri oncologici e multi specialistici di riferimento. Per definire i risultati raggiunti si utilizzano scale di misurazione del dolore validate a livello internazionale e nel 90% dei casi si è raggiunto l’obiettivo terapeutico di controllo del dolore.  IEO è centro all’avanguardia nazionale per la sfida al dolore cronico oncologico, ma il nostro obiettivo non è di essere un’isola felice. La sfida sarà vinta solo quando si diffonderà una nuova cultura fra pazienti e medici che dirà no al dolore su tutti fronti”.

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