Irritazione/ infiammazione delle mucose (mucosite)
Alcuni farmaci chemioterapici possono causare secchezza delle fauci o arrossamento delle mucose del cavo orale e del tratto gastroesofageo associato a bruciore e qualche volta dolore. Esistono efficaci rimedi farmacologici, che saranno spiegati e discussi al momento dell’avvio della terapia e indicati anche per iscritto per trattare i sintomi. Esistono misure di prevenzione.
- Mantenere un’adeguata igiene del cavo orale dopo ogni pasto, usando colluttori senza alcool oppure acqua e bicarbonato di soda dopo il lavaggio dei denti con uno spazzolino a setole morbide. La soluzione ovviamente non dovrà essere ingerita.
- Usare un balsamo per le labbra in modo da garantire un’adeguata idratazione.
Inoltre qualche consiglio alimentare per prevenire la “Secchezza delle mucose”:
- mangiare poco, ma spesso (ogni 2-3 ore);
- consumare frullati, omogeneizzati o cibi tagliati finemente, amalgamati a sughi o salse non piccanti;
- consumare il pane privato della crosta;
- bere a sorsi frequentemente (le bibite gasate possono risultare più rinfrescanti). Succhiare cubetti di ghiaccio o ghiaccioli alla frutta;
- utilizzare cibi nutrienti e morbidi come budini al latte/crema, crepes, soufflé, uova strapazzate con panna o pomodoro, sformati di carne con besciamella, polpettoni farciti, polenta.
Relativamente all'“Infiammazione delle mucose”:
- bere molto (se i succhi danno bruciore, bere succo di mela o nettare di pesca/pera);
- consumare cibi basici, come le patate o il latte (evitando alimenti di gusto aspro e/o acido), ben amalgamati ai condimenti (besciamella, panna, burro);
- i cibi e le bevande freschi possono dare sollievo alla bocca infiammata (tritare del ghiaccio da aggiungere alle bevande, consumare gelati o gelatine morbide al latte o alla frutta);
- si consiglia di evitare alcolici e alimenti salati e/o speziati perché potrebbero dare bruciore, evitare alimenti duri (crostini/toast) che potrebbero graffiare la mucosa già infiammata. E’ consigliato bere con la cannuccia.
Alterazione del gusto e dell’odorato
Alcuni farmaci chemioterapici possono causare un’alterazione del gusto e/o dell’odorato. Adotta i seguenti accorgimenti per il trattamento di questi disturbi.
- Consumare cibi gradevoli al gusto, con aggiunta di spezie (se non presente infiammazione) ed erbe aromatiche (rosmarino, basilico, menta ecc) per esaltare o modificare il sapore sgradevole;
- se il gusto della carne risulta alterato, marinarla nel vino con il ginepro o altri aromi, condirla con salse forti come quella agrodolce o al curry oppure con un pizzico di peperoncino;
- in alternativa sostituire la carne con alimenti proteici quali pesce, uova, formaggi o legumi;
- se l’acqua ha un sapore spiacevole, provare qualità leggermente più mineralizzate, bere succhi di frutta o bevande gasate fredde.
- Se gli odori danno fastidio, è utile consumare gli alimenti a temperatura ambiente, accendere un ventilatore in cucina durante la preparazione, coprire gli alimenti durante la cottura, cucinare all'aperto quando la stagione lo permette e non sostare nei locali in cui sono preparate le pietanze per evitare odori sgradevoli; può essere consigliato assumere il pasto in un locale diverso dalla cucina, aerando la zona prima del consumo.
Si ricorda di limitare l’uso di spezie o salse piccanti se presente anche infiammazione delle mucose.
Nausea e vomito
Qualche volta i chemioterapici possono provocare nausea e/o vomito. Il tuo oncologo ti prescriverà farmaci prima della somministrazione della chemioterapia per la prevenzione della nausea e del vomito. Adotta i seguenti accorgimenti per controllare la nausea:
- Chiedere aiuto nella preparazione del pasto e non soggiornare in cucina perché gli odori possono aumentare il senso di nausea;
- provare ad assumere alimenti di facile digestione come cracker, fette biscottate, biscotti secchi, pane tostato;
- alcuni alimenti come carne o pollame potrebbero essere più digeribili se assunti freddi o a temperatura ambiente: gli alimenti caldi possono aumentare la nausea;
- Evitare i cibi ricchi in grasso, molto dolci come torte elaborate, alimenti piccanti ed evitare i forti odori;
- mangiare frequentemente piccole quantità di cibo;
- mangiare prima che arrivi la sensazione di fame perché quest’ultima può aumentare la nausea;
- bere pochi liquidi durante il pasto. bere un’ora prima e/o dopo aver mangiato, tra un pasto e l’altro bere bibite leggermente gasate come ginger, cola, e similari;
Per controllare il vomito:
- Non mangiare o bere qualcosa fino a quando non si ha il vomito sotto controllo. Successivamente provare con piccole quantità di liquidi , come acqua o succo di mela.
Iniziare con 1 cucchiaino ogni 10 minuti, aumentando gradualmente la quantità a 1 cucchiaio ogni 20 minuti. Infine, provare con 2 cucchiai ogni 30 minuti;
- quando si è in grado di ingerire e non vomitare i liquidi, introdurre una dieta con liquidi più corposi (succo di frutta, semolino o crema di riso morbidi) o morbida (purè di patate, formaggio morbido). Successivamente, riprendere le normali abitudini alimentari.
Perdita di appetito
A volte può succedere che il trattamento chemioterapico riduca l’appetito. E’ molto importante variare spesso i cibi e sperimentare nuovi alimenti. In ogni caso potrai ricevere dal tuo oncologo e dal tuo infermiere di riferimento consigli utili per evitare o risolvere questo problema. Una dietista/nutrizionista è a tua disposizione qualora la perdita di appetito si accompagnasse a una riduzione di peso. Ricordati che:
- è utile provare a fare pasti piccoli e frequenti piuttosto che consumare un minor numero di pasti più abbondanti: questo può esser più facile in modo da sentirsi meno pieni durante la giornata;
- è utile tenere degli spuntini a portata di mano in modo da avere a disposizione qualche alimento ogni volta che ne si ha voglia: biscotti, cracker, budini, barrette ai cereali, succhi di frutta.
Stipsi
La stipsi è un effetto collaterale frequente dei trattamenti chemioterapici, ma anche dei farmaci che il tuo oncologo prescrive prima della somministrazione dei chemioterapici per prevenire la nausea e/o il vomito. Anche alcuni farmaci antidolorifici possono favorire l’insorgenza di questi disturbi.
In ogni caso il tuo oncologo e il tuo infermiere di riferimento saranno in grado di trovare insieme a te i rimedi più adeguati per controllare questo sintomo.
I seguenti suggerimenti possono essere utili per aiutarti a prevenire la stipsi.
- Inserire una maggiore quantità di fibre nella dieta, consumando alimenti che ne sono ricchi come cereali integrali, pane integrale, legumi, frutta e verdura fresche con buccia;
- cercare di bere una quantità adeguata di liquidi (se non hai restrizioni dietetiche idriche da parte del tuo oncologo, almeno 1.5 l/die) assumendo acqua, tè, tisane, succhi, centrifugati di frutta e verdura;
- fare movimento, se possibile, come fare esercizi o camminare;
- Se la stipsi dura da più di tre giorni seguire quanto in genere è prescritto dall’oncologo (impiego di specifici lassativi).
Non trascurare la stipsi: potrebbe peggiorare la nausea.
Diarrea
Se hai diarrea da più di 24 ore o dolori crampiformi allo stomaco e addominali informa immediatamente il tuo oncologo che prescriverà farmaci specifici per interrompere rapidamente il disturbo. Ricordati di mantenere la zona rettale pulita e asciugare bene, gentilmente, l’area dopo ogni scarica diarroica e informare l’oncologo se la diarrea dura più di 24 ore.
I seguenti suggerimenti ti aiuteranno comunque a evitare un peggioramento della diarrea.
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Mantenere la zona rettale pulita e asciugare bene, gentilmente, l’area dopo ogni scarica diarroica.
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Informare l’oncologo se la diarrea dura più di 24 ore.
- Finché persiste la diarrea è utile ridurre il consumo di fibra alimentare presente nella frutta fresca (è possibile consumare banana o mela grattugiata), frutta secca, verdura, legumi e cereali integrali;
- evitare cibi che possono incrementare la formazione di gas intestinali come broccoli, cavoli, legumi, patate dolci, bevande zuccherine;
- evitare alimenti contenenti lattosio (latte e latticini);
- bere abbondantemente durante la giornata per reintegrare i liquidi persi, evitando alcolici e caffè. Provare a bere liquidi lontano dai pasti;
- preferire cibo a temperatura ambiente e non caldo, in piccole quantità e frequentemente, rilassandosi mentre si mangia.