Pubblicato il: 04 ottobre 2021,
StudiClinici
Pubblicati su un’importante rivista scientifica “European Journal of Cancer” i risultati di uno studio IEO che valuta l’impatto del Covid-19 sui tumori neuroendocrini.
I risultati della prima analisi ad interim del primo e unico studio multicentrico internazionale sull’impatto della pandemia su pazienti affetti dalle neoplasie neuroendocrine - progettato e coordinato dalla Divisione di Oncologia Medica Gastrointestinale e Tumori Neuroendocrini dell’Istituto Europeo di Oncologia -suggeriscono che non sembra esistere alcun legame specifico tra questo tipo di tumori e il Covid: le neoplasie neuroendocrine, chiamate anche NEN (NeuroEndocrine Neoplasm), e/o le terapie ad esse correlate non rendono i pazienti più vulnerabili verso il virus.
Degli 81 centri contattati in tutto il mondo, 37 hanno espresso interesse a partecipare allo studio e solo 8 avevano reclutato pazienti al momento della prima analisi ad interim, marzo 2021. Questi 8 centri hanno reclutato 89 pazienti con diversi tipi e gradi di neoplasie neuroendocrine, tutti con tampone molecolare positivo per Covid-19. Di questi più dell’80% ha superato l’infezione sintomatica senza postumi particolari: dopo varie terapie, per lo più antibiotiche, 11 sono rimasti addirittura asintomatici, 3 hanno avuto bisogno di terapia sub-intensiva e nessuno di terapia intensiva. In due terzi dei casi la terapia anticancro non è stata interrotta.
“I primi risultati emersi da INTENSIVE sono molto importanti per tutti i pazienti con NEN e per i medici che li curano, poiché indicano che accanto al rispetto delle norme generali di restrizione per la pandemia bisogna continuare a gestire a pieno regime questi pazienti sul piano oncologico.” – dichiara Nicola Fazio, Direttore del Programma Tumori dell'Apparato Digerente e Neuroendocrini e primo autore dello studio.
Lo studio è al momento attivo e il numero di centri attivati e dei pazienti che stanno aderendo è in aumento.
Le NEN rappresentano un gruppo eterogeneo di neoplasie rare che hanno origine dalle cellule del sistema neuroendocrino diffuso. Per questo possono svilupparsi in molti organi diversi, più spesso a livello dell’apparato digerente. La gestione dei pazienti con NEN richiede una conoscenza approfondita di tali patologie ed una competenza specifica, oltre che un approccio multidisciplinare dedicato.
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