Milano, 24 aprile - La campagna 5xmille 2015 dell’Istituto Europeo di Oncologia mette sottosopra i canoni di comunicazione sul cancro.
IEO ha scelto di utilizzare la parola "cancro" all’interno di messaggi molto diretti che presentano la malattia non più come qualcosa di subdolo e misterioso, ma come un avversario reale, che “ha paura” e “trema” davanti alla forza e alla determinazione dei medici e dei ricercatori impegnati nella ricerca.
Si infrange così definitivamente il tabù della parola cancro - che ancora oggi viene citato come “il male” con tutti i suoi aggettivi: brutto, incurabile, e così via - e il timore di pronunciarla. Ora è il cancro ad avere paura. Ma non solo. La campagna si articola in un’iniziativa di Street Marketing che prevede l’utilizzo di totem collocati in alcune piazze milanesi e all’interno dell’Istituto stesso. L’invito è: “Dillo a Tutti. Mettici la faccia. E scatta una foto”, da condividere poi sui social network.
Ciò che chiede IEO è di superare il ritegno a parlare di cancro, come se fosse uno spettro che si evoca al solo citarlo, perché il cancro è un problema sociale che ha bisogno di coscienza, dibattito e partecipazione. Messa da parte l’idea dei testimonial VIP, che sicuramente in passato molto hanno fatto per sdoganare la malattia, si chiede ai giovani e al popolo dei social di mettere la loro faccia per questa lotta di dimensioni mondiali.
Anche la veste grafica è rivoluzionaria rispetto alle tradizionali campagne, con un visual essenziale che basa il proprio impatto sulla forza delle parole, in nero su uno sfondo banco e blu: Il cancro ha paura dello IEO.