CLOSE

Tumore della gola: non perdiamo la nostra voce

Pubblicato il: 15 luglio 2019, ComunicatoStampa

Il tumore iniziale della laringe può essere trattato senza perdere le sue tre funzionalità fondamentali: parlare, mangiare, respirare. Ma bisogna affidarsi a centri specializzati.

Le statistiche recentemente diffuse dal Programma Nazionale Esiti dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari Regionali) confermano che la Divisione Testa e Collo dell’Istituto Europeo di Oncologia nel 2018 ha eseguito il maggior numero di interventi di chirurgia mininvasiva per tumore della laringe in Italia e il maggior numero di interventi chirurgici oncologici per neoplasie della testa e collo in Lombardia (seconda in Italia).

È un dato significativo per l’Italia che, con 5.000 nuovi casi l'anno di tumore della laringe tra gli uomini e 500 tra le donne, è il Paese europeo con la più alta incidenza di questo tumore. Le persone più a rischio sono i maschi.

 

«Il tumore della laringe è per fortuna raro – commenta Mohssen Ansarin, Direttore del Programma Testa e Collo dello IEO – ma è necessario intervenire tempestivamente. Oggi abbiamo a disposizione sofisticate tecnologie per diagnosticare accuratamente il tumore iniziale della laringe e curarlo, anche in day surgery. Infatti la chirurgia mininvasiva permette di asportare il tumore e nel contempo di conservare le funzioni di questo prezioso organo. In genere questi strumenti, molto costosi, e l’esperienza clinica necessaria per utilizzarli con i risultati migliori sono disponibili nei centri altamente specializzati».

La coscienza circa l’importanza di una diagnosi precoce ed accurata è tuttavia poco diffusa nel nostro Paese. Perché? «Il tumore della laringe è legato al fumo, che è il maggior fattore di rischio – risponde Ansarin – e il sintomo più comune è una raucedine persistente da almeno tre settimane continuative. In genere i forti fumatori sono fatalisti e poco disposti a considerare il proprio rischio di ammalarsi, per cui tendono a sottovalutare questo segnale d’allarme lanciato dal corpo.  Proprio a loro dovrebbe arrivare il messaggio forte e chiaro che la medicina non li abbandona e ha messo a punto strumenti e metodi per salvare la qualità della loro vita, in caso di malattia.  Ma ai fumatori chiediamo anche la volontà di cessare questa pericolosa abitudine, cioè di agire con attenzione ed amore verso sé stessi».

Leggi il comunicato

UN PICCOLO GESTO E' PER NOI UN GRANDE AIUTO

PARTNERSHIP

Università degli Studi di Milano

ACCREDITAMENTI PRINCIPALI

Ministero della Salute Joint Commission International bollinirosa

© 2013 Istituto Europeo di Oncologia - via Ripamonti 435 Milano - P.I. 08691440153 - Codice intermediario fatturazione elettronica: A4707H7

IRCCS - ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO