Pubblicato il: 11 maggio 2020,
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I risultati di uno studio dell'istituto Europeo di Oncologia pubblicati sulla piattaforma Medrxiv
Uno studio dell’Istituto Europeo di Oncologia ha rivelato che le cellule endoteliali, che rivestono l’interno dei nostri vasi sanguigni, sono uno dei bersagli iniziali del virus Covid-19 e possono quindi rappresentare un nuovo marcatore per controllare la malattia. I risultati della ricerca, sostenuta anche da Fondazione AIRC e coordinata da Francesco Bertolini e Patrizia Mancuso, rispettivamente Direttore e Vice-Direttore del Laboratorio di Ematoncologia IEO, sono pubblicati sulla piattaforma Medrxiv.
Lo studio ha analizzato il sangue dei pazienti affetti da Covid e ha dimostrato che, sin nelle fasi iniziali della malattia, c’è un aumento significativo di progenitori endoteliali, le cellule normalmente deputate alla formazione, alla riparazione e al rimodellamento dei vasi, che sembrano essere fra i primi bersagli del virus.
Queste cellule, una volta uccise dal virus, potrebbero essere la causa di complicanze vascolari e trombotiche, comuni in questa malattia.
La possibilità di misurare i progenitori endoteliali nel sangue si candida dunque a diventare un biomarcatore per la scelta della terapia più appropriata nelle fasi iniziali della terapia, per ridurne le complicanze fatali.
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