Pubblicato il: 19 maggio 2023,
Novità
Dalla collaborazione fra l’Università di Torino, la Statale di Milano e il nostro Istituto scaturisce una nuova chiave di lettura per comprendere i tumori della mammella. I dati della ricerca pubblicati sulla prestigiosa rivista “Nature Communications evidenziano, infatti, l’esistenza di un inedito meccanismo molecolare con cui i tumori mammari si arricchiscono in cellule staminali tumorali. Queste cellule, da un lato, funzionano da forza motrice della crescita della massa tumorale e, dall’altro lato, sopprimono la risposta immunitaria naturale che dovrebbe invece contrastare la crescita del cancro.
Il processo è verosimilmente determinato dall’assenza di p140Cap, una proteina in grado di inibire la crescita tumorale. Ciò determina una cascata di eventi che creano un ambiente favorevole alla crescita del tumore.
Il lavoro è stato sostenuto da Fondazione AIRC e coordinato dalla professoressa Paola Defilippi, ordinario di Biologia applicata e Responsabile del Laboratorio di ricerca “Piattaforme di segnalazione nei tumori” presso il Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, e il professor Salvatore Pece, ordinario di Patologia generale all’Università Statale di Milano e Direttore del Laboratorio “Tumori Ormono-Dipendenti e Patobiologia delle Cellule Staminali” dello IEO.
“Attraverso studi clinici retrospettivi – dichiara il professor Salvatore Pece – abbiamo dimostrato una chiara correlazione tra bassi livelli della proteina p140Cap nei tumori mammari più aggressivi e ridotta presenza di cellule del sistema immunitario, in particolare linfociti, nelle aree circostanti il tumore. Questi dati suggeriscono che p140Cap potrebbe essere utilizzato come un utile biomarcatore nella pratica clinica, per identificare i tumori mammari con alterazioni della risposta immunitaria anti-tumorale”.
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