Pubblicato il: 28 marzo 2019,
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La disciplina emergente per migliorare la diagnosi e personalizzare la cura in IEO è già una realtà, con risultati eccellenti
IEO è il primo ospedale in Italia e fra i pochi in Europa ad avere un Centro di Radiomica, la disciplina emergente che unisce diagnostica per immagini, big data e intelligenza artificiale per migliorare le diagnosi e personalizzare le cure.
Le tecniche radiologiche attuali come PET, TAC e Risonanza Magnetica, sono in grado di fornire informazioni estremamente dettagliate che non sempre possono essere percepite dall’occhio umano. Dichiara Massimo Bellomi, direttore della Divisione di Radiologia IEO: «Quando un radiologo legge e interpreta questi esami, può vedere con il suo occhio alcune alterazioni, può fare una diagnosi e magari ipotizzare una terapia. Ma in quelle stesse immagini ci sono moltissime altre informazioni che sfuggono all’occhio umano e che possono essere analizzate grazie ad algoritmi matematici dandoci infinite informazioni su un tumore. Alcuni dati vanno perciò estrapolati, calcolati e messi in relazione fra loro». La Radiomica è la disciplina che esegue questi calcoli e queste elaborazioni, trasformando le immagini in numeri e informazioni, con l’obiettivo di caratterizzare il tumore di ciascun paziente in modo così accurato da ottenere una diagnosi e una terapia su misura.
Per questo la Radiomica è uno strumento essenziale per diagnosi e cure sempre più personalizzate. Con uno staff di medici, ricercatori, fisici, bioingegneri e biostatistici di altissimo livello, e grazie alla sua cultura della multidisciplinarietà che dura da 25 anni, IEO è riuscito a creare un Centro di Radiomica all’avanguardia, che vuole porsi come modello di riferimento nel Paese, perché la nuova disciplina sia disponibile per il maggior numero possibile di pazienti.
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