IEO aderisce al Vulvar Awareness Day 2020, nel quadro del suo impegno per la salute globale della donna.In IEO da anni esiste un team multidisciplinare di specialisti dedicati alle patologie vulvari (ginecologo, dermatologo, chirurgo plastico , anatomo patologo), alcuni dei quali sono membri dell’International Society for the Study of Vulvovaginal Disease (ISSVD), l’ente scientifico internazionale che promuove la Giornata.
La patologia vulvare include un ampio spettro di condizioni cliniche di competenza sia ginecologica che dermatologica: dermatosi (ad es.lichen sclerosus, lichen simplex, lichen planus), malattie sessualmente trasmissibili (herpes genitalis, sifilide, condilomi), dolore vulvare organico o sine causa (vulvodinia, sindrome genito-urinaria), patologia neoplastica vulvare( tumori della vulva, melanoma vulvare). I sintomi più frequentemente riferiti sono prurito, bruciore, dolore vulvare o dispareunia (rapporti sessuali dolorosi), tutti sintomi che possono impattare anche sulla vita sessuale e relazionale della donna. Le patologie comprendono dermatosi (ad es.lichen sclerosus, lichen simplex, lichen planus), malattie sessualmente trasmissibili (herpes genitalis, sifilide, condilomi), dolore vulvare organico o sine causa (vulvodinia, sindrome genito-urinaria), patologia neoplastica vulvare (tumori della vulva, melanoma vulvare).
Quest’anno la Gionata ha come focus il Lichen Sclerosus, una malattia infiammatoria cronica che può causare una completa fusione delle piccole labbra e riduzione dell’introito vaginale e del clitoride. Il sintomo preminente è il prurito persistente, il bruciore, la secchezza cutanea e la dispareunia. La cronicità dei sintomi e il loro progressivo peggioramento, se non si instaura una adeguata terapia, determina una importante alterazione della qualità della vita e della sfera sessuale. La terapia appropriata è in grado di ridurre i sintomi, far regredire i segni e le lesioni e prevenire le modificazioni anatomiche conseguenti alla malattia. Il trattamento con corticosteroidi topici rappresenta ad oggi il golden standard nella terapia del Lichen Sclerosus, ma gli effetti collaterali dell’uso protratto, hanno indotto molti a sperimentare nuovi trattamenti. Nessuno di questi tuttavia è stato ancora approvato per l’uso clinico di routine.
Al fine di migliorare la qualità di vita della paziente affetta da lichen sclerosus, all’interno di uno studio clinico IEO offre la possibilità di usufruire un trattamento rigenerativo: lipofilling vulvare ovvero il trapianto autologo di tessuto adiposo.
Il principio di questa terapia si basa su un’elevata presenza di cellule staminali contenute nel tessuto adiposo e capaci di differenziarsi in tessuto mesenchimale ad effetto antiinfiammatorio e immunomodulante.
Per partecipare al protocollo di studio contatta l'Unità di Ginecologia Preventiva
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