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Cardioncologia: una visione diventata realtà

Pubblicato il: 28 dicembre 2022, Novità

Un editoriale dedicato al presente e agli sviluppi della cardioncologia

Con piacere proponiamo di seguito l'editoriale a cura del Dottor Carlo Cipolla (Direttore Divisione di Cardioncologia e Second Opinion) e della Dottoressa Daniela Cardinale (Direttore Unità di Cardioncologia), che affronta la storia, il presente e gli sviluppi futuri della Cardioncologia.

L'editoriale è apparso sul periodico semestrale "Ricerca Cura & Prevenzione" edito dalla Fondazione IEO-MONZINO

"Per i pazienti malati di tumore è cambiato molto, per fortuna, negli ultimi 25 anni. E questo è avvenuto anche grazie alla “visione” di medici e ricercatori: hanno capito che per curare un paziente oncologico è necessaria una competenza non solo monospecialistica, ma è basilare anche la capacità di curare il paziente in tutti gli aspetti fisiopatologici che accompagnano le diverse terapie antitumorali come chemioterapia, immunoterapia e radioterapia.

Nasce nel 1995, infatti, per intuizione dei cardiologi dello IEO e del Prof. Veronesi, la Cardioncologia, neologismo e scienza nata nel nostro Istituto che nell’arco di 25 anni ha conquistato il mondo con una escalation impressionante sia dei contenuti clinici di questa branca medica di “sintesi”, sia dell’adesione di centri di collaborazione scientifica a livello mondiale.

Negli anni la cardioncologia è stata in grado di:

  • - Coinvolgere gli oncologi nella delicata operazione di individuare i potenziali effetti collaterali della chemioterapia: nel 1995 circa un quarto dei pazienti presentava patologie cardiache correlate alle terapie antitumorali;
  • - Definire con precisione quali possono essere gli effetti patologici sul muscolo cardiaco dei farmaci chemioterapici;
  • - Fare una diagnosi precoce, preclinica, della cardiotossicità in pazienti ancora in fase asintomatica e, soprattutto, prima che si possa instaurare una irreversibile compromissione funzionale miocardica. Negli anni ‘90 i decessi per cardiotossicità da chemioterapia si stimavano nel 20% dei malati di tumore trattati, oggi è possibile trattarla con successo azzerandone la mortalità;
  • - Produrre protocolli scientifici e linee guida internazionali che sono essenziali per lo sviluppo di nuovi farmaci più sicuri;
  • - Trattare in sicurezza anche pazienti fragili e cardiopatici che anni addietro sarebbero stati “rifiutati” per la chemioterapia sia dai cardiologi tradizionali sia dagli oncologi, vedendosi negare importanti chances di sopravvivenza.

 

Lo IEO è all’avanguardia da sempre nella gestione clinica e nella produzione scientifica nell’ambito della Cardioncologia, una branca a cavallo tra due discipline, Cardiologia e Oncologia, che insieme curano il 90% delle cause di mortalità nel mondo occidentale. E, ancora più importante, dimostra che è necessario curare la “persona”, il paziente nei suoi molteplici aspetti, mostrando agli specialisti quanto sia fondamentale una visione aperta e collaborativa e una conoscenza ampia non solo della propria disciplina".

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